Un grande artista molto impegnato fu Robert Schumann. Fin da ragazzo aveva studiato i poeti e i letterati più moderni e prendeva parte al grande movimento della Giovane Europa, contro la restaurazione degli antichi regimi monarchici e delle loro vecchie culture. Da studente, nella sua camera a Lipsia, aveva sempre tenuto i ritratti di Ludwig van Beethoven e di Jean Paul Richter, riferimenti delle giovani generazioni.
A ventiquattro anni aveva fondato una rivista musicale di grande seguito e ora, a trenta, aveva composto tante opere ed era molto conosciuto. In quel periodo aveva scritto tanto anche per la voce, realizzando una fusione tra la parola e una trama di suoni raffinatissima, facendo cantare il pianoforte con tante altre voci discrete, come nessuno prima di lui, ma anche sfruttando tutte le possibilità dello strumento.
Amava una donna importante, Clara, pianista e compositrice, anch’ella amava tutte le persone, amava la natura.
In quel momento il grande compositore era un uomo molto realizzato, nel periodo più felice della sua vita. Era un uomo molto buono e molto esposto, forte e fragile al contempo.